Da qualche tempo il nostro cane manifesta comportamenti aggressivi, digrigna i denti, non risponde ai comandi, fa i bisogni in casa, strattona al guinzaglio, tende a mordere noi e gli estranei, salta addosso alle persone…insomma ci rende la vita impossibile.
Tutto ciò inizia a costituire un grave problema che ci toglie serenità.
Le giornate assieme al lui diventano un’infinita battaglia per la convivenza e nel nostro cervello, compare l’idea che nulla sia più possibile, la rassegnazione sta prendendo il sopravvento.
Ma siamo davvero sicuri che, nonostante le buone intenzioni, non siamo stati noi stessi a trascinarlo in questa situazione? E che non esistano efficaci rimedi?
A volte si cerca la soluzione più semplice, dal minor dispendio di tempo ed energia, ma sarà davvero un valido aiuto?
Facciamo luce su due argomenti principali:
Una prima attenta analisi dell’aggressività
È necessario che i padroni di cani aggressivi non tentino di risolvere il problema da soli, onde evitare di arrecare ulteriori danni psicofisici al cane.
Se c’è il sospetto di una causa organica, solitamente il cane viene portato da un medico veterinario, per escludere una malattia pregressa o uno stato infiammatorio che induca sofferenza.
L’aggressività infatti è un comportamento specifico, anche se non da informazioni sul perché l’animale assuma tale atteggiamento, e il dolore può esserne una manifestazione.
Escludendo una forma legata ad una malattia, fondamentale è rivolgersi ad un addestratore serio che, con competenza, valuti insieme a noi il tipo di aggressività mostrata e il percorso migliore da intraprendere.
Esistono diversi tipi di aggressività:
- Verso i proprietari
- Da dominanza verso i cani dello stesso sesso
- Territoriale
- Predatoria
- Indotta da paura
- Indotta da irritazione o da frustrazione
C’è un’unica soluzione che cerchiamo in ognuno di questi casi e per ognuna di queste manifestazioni: il reinserimento del cane nella società.
Scuole di pensiero a confronto, vediamole insieme
Tra le metodologia presenti al giorno d’oggi, ci sono due scuole di pensiero contrapposte che meritano un ulteriore approfondimento: coloro che sostengono la correzione attraverso l’uso di psicofarmaci e il nuovo Metodo Doggo, basato sulla comunicazione naturale.
L’utilizzo di tranquillanti e psicofarmaci, pro e contro
Dopo una prima valutazione, ci sono medici veterinari che prescrivono come soluzione al comportamento violento del vostro migliore amico alcuni tipi di farmaci tranquillanti o psicofarmaci.
Non è raro, neppure nel nostro mondo umano, la somministrazione di questa tipologia di farmaci, anzi, succede più spesso di quel che si creda.
In molti casi infatti, si cerca una soluzione facile e veloce alla rabbia, alla sofferenza, alla paura, a tutti quei comportamenti violenti del cane, attraverso l’utilizzo di pillole.
Ma se da un lato si vedono nell’immediato miglioramenti che possono portare a una semplificata risoluzione di “facciata”, bisogna ricordare che l’utilizzo non è mai risolutivo senza l’associazione di una terapia comportamentale di sostegno.
Quindi, nel momento in cui si rende necessario intervenire con molecole farmacologiche, e sono davvero pochi i casi, è sempre indispensabile agire collateralmente con un percorso rieducativo.
Dunque, in casi estremi, si alla somministrazione, ma per brevi, brevissimi periodi.
Il trattamento farmacologico, infatti, va a modificare il carattere del cane, con evidenti conseguenze sullo stato fisico e umorale: nel momento in cui il farmaco smette di agire o si interrompe la somministrazione, il problema riparte come prima, se non peggio!
Cosa fare a questo punto? Una una valida alternativa.
Il Metodo Doggo ideato dalla passione Mirko Grifingi, educatore fiorentino, si propone nel panorama dell’educazione cinofila come un metodo innovativo, che sostiene la necessità di una vera e propria rieducazione del nostro migliore amico.
Si basa sul principio della comunicazione naturale, andando ad agire sulle strutture cognitive più profonde del nostro amico.
L’obiettivo è il cambiamento del cane tramite l’eliminazione dell’aggressività, di fobie, di ansia, di stress e il recupero di un rapporto armonioso con lui e nella società.
Le lezioni vengono svolte al campo di addestramento e nel contesto naturale dell’animale, in situazioni reali della vita quotidiana.
La terapia per ogni cane è unica, viene valutata singolarmente, ma ci sono degli insegnamenti comuni in grado di migliorare la sua e la tua di vita.
Ad esempio, i cani sono in grado di associare gli ordini vocali a determinate azioni: se ben allenato, un cane è in grado di rispondere immediatamente a comandi vocali come “lascia”, “fermo” o “vieni qui”, se impartiti correttamente.
Insegnare loro a rispondere correttamente può garantire la tua e la sua di sicurezza.
Inoltre, entrare a far parte del mondo Doggo, ti permette di avere il sostegno di cui hai bisogno per non sentirti solo: sono moltissimi, infatti, i cani che in un momento della loro vita, presentano queste manifestazioni aggressive.
Puoi leggere alcune testimonianze di persone che, prima di te, hanno già affrontato e superato il problema, tornando a vivere serenamente il rapporto con il proprio migliore amico.