Riabilitazioni cani aggressivi, consigli e suggerimenti

Quando un cane mette in atto comportamenti aggressivi, fondamentale diventa il nostro ruolo per riabilitarlo.

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Quando il cane morde il “proprio umano” o un estraneo, è normale che tutta la famiglia provi stupore, sgomento per l’episodio.

Ma in realtà per il cane, fin da cucciolo, l’atto di afferrare e mordere con la bocca è un comportamento assolutamente naturale: un po’ come per il bambino, che inizia a conoscere il mondo esterno nei primi mesi attraverso l’esplorazione orale.

Il cane mette in atto questo comportamento in natura soprattutto in tre casi principali: per afferrare la preda, per difendersi dai soggetti che reputa pericolosi e se altri membri del branco non accettano di sottomettersi.

Dietro al manifestarsi dell’aggressività e del morso si celano dei fattori esterni che scatenano la loro reazione violenta quali la paura, il dolore, la rabbia, la difesa, la territorialità.

Quando l’atteggiamento aggressivo non è riconducibile a una causa evidente come l’aggressione di un altro animale o la difesa del proprio territorio nei confronti di un estraneo, allora nel 90% dei casi accade perché sono stati commessi errori nella crescita del cucciolo o nella gestione del cane adulto.

Per avere successo nella convivenza con un cane, non conta tanto la sua razza di appartenenza, bensì è fondamentale il modo in cui lo si gestisce, ancor di più nel caso di un cane adulto.

In questo articolo vediamo assieme:

Come gli insegnamenti e l’educazione influiscono sull’aggressività del cane?

Un’educazione di tipo impositivo, violenta e autoritaria determina nel cane l’apprendimento con le stesse modalità educative: il dolore, la brutalità, la sottomissione non aiutano il cane a capire che rapporto deve avere con la sua guida umana.

Riconoscendo l’aggressività come unica forma di comunicazione, è  probabile che il cane  si esprima nella stessa maniera.

Un cane aggressivo che morde non si combatte con la violenza.

Allo stesso tempo non funziona neppure un’educazione basata esclusivamente sul premio, sulla mancanza di linee guida sicure e forme che aiutano il nostro amico ad orientarsi con fiducia nel suo ambiente, nonostante ci siano dietro tutte le buone intenzioni. 

Infatti, non è solo il cane responsabile del suo stesso comportamento, ma principalmente il padrone, il quale deve tener conto dell’indole dell’animale, insegnargli cosa ci si aspetta da lui e come deve comportarsi per una serena convivenza con le persone e con gli altri animali. 

Il primo passo è riconoscere se l’aggressività manifestata è reale, senza aver paura del cane, senza picchiarlo ed usare maniere forti.

Non possiamo improvvisarci cinofili esperti, cercando soluzioni dettate soltanto dal nostro modo umano di ragionare.

Bisogna rivolgersi a persone competenti che ci aiutino a diventare e a farci riconoscere come il capobranco della famiglia.

Tutto ciò attraverso l’utilizzo di regole, comandi ed esercizi che rendono il cane consapevole di ciò che può o non può fare con noi e con gli estranei.

Come riabilitare un cane aggressivo?

Una volta compresa la causa e le misure di contenimento (guinzaglio robusto, museruola sui mezzi pubblici, il richiamo..), è ora di prendere di petto il problema e servirsi di un aiuto professionale per la sua educazione

Un percorso educativo serio condotto da un professionista parte innanzitutto con lavorare sull’obbedienza: un cane aggressivo agisce d’istinto e per la mancanza di regole precise.

Se l’animale viene lasciato troppo da solo, abbandonato a se stesso, si rischia di creare un disordine mentale in cui il cane non si sente al sicuro, portandolo ad agire senza limitazioni. 

Un nuovo percorso riabilitativo adatto a chi si trova in questa situazione di disagio, per chi non è ancora riuscito a trovare una soluzione efficace, esiste. 

Il Metodo Doggo

Il Metodo Doggo si basa sul principio della comunicazione naturale, in cui vengono utilizzati strumenti quali:

  • La giusta dose tra gioco, cibo e regole
  • Il guinzaglio
  • Il collare a scorrimento

Il metodo, nato da un’idea di Mirko Grifingi, è adatto soprattutto per tutti i cani adulti fobici, aggressivi, molto paurosi, ingestibili e con differenti problematiche caratteriali.

Ogni cane è unico e, altrettanto unico, deve essere l’approccio per addestrarlo.

Esistono delle linee guida da seguire, ma per ottenere un buon risultato bisogna imparare a leggere il cane, studiandone i movimenti e le reazioni. 

Grazie all’utilizzo del collarino a scorrimento, l’insegnamento del richiamo, l’addestramento sul campo e nel contesto quotidiano, si possono vedere risultati fin da subito

Una testimonianza concreta

Scopri, ad esempio, la testimonianza di Fabio, una fra le numerose persone che hanno iniziato un percorso con il metodo Doggo.

Fabio, quando si è rivolto a noi, ci ha raccontato che il suo cane Balto faceva di testa sua, mordeva, era sempre agitato, non ubbidiva, era pauroso, tirava al guinzaglio, faceva i bisogni in casa e saltava addosso alle persone.

Per Fabio era molto difficile condurre una vita serena così!

Al primo incontro abbiamo notato che Balto era il classico esempio del cane pauroso, ed era quello il motivo della sua aggressività.

Ci rendevamo conto che voleva scappare ma non poteva, perché o era con il muro alle spalle o legato al guinzaglio.

Se fosse stato un cane aggressivo, avrebbe fatto così sempre, in ogni situazione, invece non si è dimostrato così.

Grazie ad un conduttore al suo fianco che gli ha fatto capire cosa fare e come ci si deve comportare, il cane è cambiato totalmente. 

Già nella prima seduta, nonostante la grande diffidenza, Balto ha cominciato ad acquisire fiducia e ad accettare, per esempio, la palpazione.

È vero che ci vuole tempo a cambiare l’atteggiamento di un cane, ma attraverso il nostro metodo, inizi fin da subito a vedere miglioramenti e risultati concreti che giovano immediatamente alla vostra vita insieme.