Come educare un cane e convivere in armonia

È necessario fissare un modello di educazione semplice e diretto, con poche e chiare regole, per fare in modo che il tuo amico a quattro zampe possa crescere nel miglior modo possibile

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Il cane, compagno inseparabile ed amico fedele, ad oggi è una presenza costante della vita che non ti abbandonerà mai.

Per questo è importante capire come educarlo fin dai primi istanti.

L’apprendimento dei cani inizia dal primissimo momento assieme.

È necessario fissare un modello di educazione semplice e diretto, con poche e chiare regole, per fare in modo che il tuo amico a quattro zampe possa crescere nel miglior modo possibile e per instaurare un rapporto di complicità e di fiducia, che non cambierà mai.

I cuccioli, proprio come i bambini, imparano più rapidamente degli adulti, perché sono curiosi, apprendono molte cose con il gioco, hanno un atteggiamento più aperto.

E’ bene insegnare regole di convivenza e comandi, perché dovranno essere poi rispettate per tutta la vita. 

La buona notizia è che i cani non smettono mai di imparare, l’apprendimento dura tutta l’esistenza.

Se decidi di regalare una seconda e migliore vita ad un cane adulto, magari con un passato difficile, è importante sapere che, se un comportamento è già stato appreso, richiederà uno sforzo maggiore e coerenza per modificarlo. 

Ma quando insegnerai al tuo cane a vivere serenamente nella società, quanto sarà felice.

In questo articolo ti parlo di:

  1. Come capire il comportamento del cane;
  2. I comportamenti più comuni;
  3. La scuola come pilastro per la sua educazione;
  4. L’utilizzo del collare nel processo educativo.

1. Come capire il comportamento del cane

Cosa daresti per poter conoscere tutti i segreti per comprendere il tuo cane?

E pensare che, anche se con linguaggi differenti, umani e canini possono tranquillamente avere un dialogo chiaro e preciso, serve solo creare il giusto metodo di comunicazione. 

Ai cani manca solo la parola, e se potessero parlare…

Eppure loro comunicano di continuo, utilizzando soltanto un linguaggio diverso rispetto al tuo per esprimere le loro intenzioni.

Il cane è il tuo migliore amico, un animale sociale e un fedele compagno di lavoro e di sport.

Ma è anche un mammifero che, sebbene sia stato addomesticato, detiene l’aggressività come dote caratteriale, che è sempre servita alla sua specie per sopravvivere, per i momenti di caccia e di difesa.

Già al tempo dei lupi, questi animali sono stati abituati al branco, ad essere strutturati con gerarchie e con un complesso meccanismo di comunicazione sia ”verbale”, con ululati, guaiti e altre vocalizzazioni, che ”non verbale”, fatto di espressioni e movimenti del corpo o di alcune parti.

Sottolineare questo aspetto ci aiuta a capirli fino in fondo nella loro diversità e nei loro bisogni primari, per non commettere l’errore di attribuire loro sentimenti o pensieri umani.

Ma come capirli guardando i movimenti del tuo cane?

Il canale visivo è sicuramente lo strumento espressivo principale: in base a come scodinzola, abbaia, tende le orecchie, il tuo amico comunica i propri stati d’animo e le proprie reazioni.

Imparare a riconoscere il significato di tutte le manifestazioni è fondamentale per interpretare nel migliore dei modi le variazioni del suo comportamento, specialmente in presenza di altri animali, ad esempio durante una passeggiata o al parco, o in presenza di persone. 

Capire in modo tempestivo se il cane è di cattivo umore, nervoso, arrabbiato o molto spesso spaventato, può aiutare a salvaguardare la sua sicurezza e di tutti coloro che se ne prendono cura.

Puoi approfondire l’argomento qui.

2. I comportamenti del cane: quelli più comuni

Ma perché i cani raddrizzano la coda o le orecchie?

Perché ringhiano?

Cosa li spinge a scatti improvvisi?

Cosa rende i cani insicuri o aggressivi?

Perché tirano al guinzaglio?

Non bisogna dimenticare che ogni animale ha caratteristiche peculiari, ma ci sono alcuni comportamenti comuni a quasi tutti i cani, che rappresentano un vero e proprio linguaggio codificato: conoscerlo ci aiuta ad essere “padroni” migliori.

Scodinzolare, annusare, scavare, abbaiare, riportare, sdraiarsi sul fianco, chiudere o aprire gli occhi, inclinare il capo, leccare: sono tutti comportamenti comuni  indipendenti da razze, età e taglia del cane.

Gli occhi, la bocca, la postura, il pelo, le orecchie, la coda: sono molte le cose a cui prestare particolare attenzione, ognuna delle quali, con semplici variazioni, svela qualcosa in più del suo carattere.

Per esempio, se vediamo il nostro cane dondolare la coda, gli occhi vivaci, l’andatura saltellante, la postura rilassata, siamo ben certi che il nostro cane sia gioioso.

Lo dimostrerà spesso anche con l’invito al gioco o alle coccole.

Ma è sempre così “felice” il tuo amico peloso? “Perché a volte reagisce in modo aggressivo? 

Dietro l’atto di mordere e distruggere di alcuni cani ci sono problemi che possono essere scatenati da esperienze traumatiche, da  dolori fisici, da uno stato di stress, da una condizione pregressa di isolamento o da una prolungata assenza di stimoli fisici e mentali.

I cani hanno bisogno di regole chiare che vengano costantemente seguite: qualsiasi eccezione li confonde profondamente.

Non deve continuare a camminare se gli dici “Seduto!”, non può correre se gli hai ordinato “Resta!” e non deve inseguire il gatto del vicino se ti sei alzato dicendogli “Andiamo!”.

Tanto più conosci il comportamento del tuo amico di zampa, tanto più mirato e potenzialmente efficace puoi rendere l’educazione del tuo cane adulto. 

Per chi è alla prima esperienza, infatti, è utile rivolgersi ad uno specialista per entrare in sintonia con lui ed evitare errori, anche banali.

Questo soprattutto quando siamo in presenza di un comportamento pericoloso per l’incolumità del nostro amico o di chi gli sta intorno.

Quali sono?

Un cane che tira al guinzaglio o senza controllo, infatti, può rischiare di finire investito per strada o di strattonare e farti cadere durante le uscite quotidiane. 

Uno aggressivo può essere un pericolo per i familiari e i conoscenti. 

IL cane timido o pauroso può essere difficile da portare fuori o da lasciare solo a casa, in caso di necessità lavorative…

In questi casi, cercare di aiutarlo in modo efficace prima di peggiorare le cose gioverà alla creazione di una buona convivenza e di un rapporto di fiducia con il tuo migliore amico!

Scopriamo assieme qualche piccolo suggerimento.

3. La scuola come pilastro per la sua educazione 

“Un cane educato è un cane felice e rilassato al quale possono essere concesse molte più libertà senza mai tralasciare la sicurezza”.

L’addestramento è la forma più bella di libertà che un cane possa ricevere: un cane educato è un cane libero, equilibrato, che si affida pienamente al padrone.

Così come il padrone di un cane addestrato è un padrone rilassato,cosciente del proprio cane, capace di gestirlo, che ha saputo scegliere per il proprio cane una vita felice!

“Un binomio che seguirà un corso di educazione sarà un binomio solido, formato su regole, lavoro, gioco, amore e rispetto.”

Perché è così importante educare il cane?

E’ tuo compito assicurarti che il cane cresca e sviluppi un comportamento corretto per una convivenza serena assieme e con la società. 

Come per i tuoi figli l’inserimento a scuola è un passo decisivo per la loro educazione, così per il tuo cane, la frequenza ad una scuola di educazione è fondamentale per vivere in armonia, ancora di più se ha manifestato e presenta atteggiamenti aggressivi.

Per educazione si intende il processo attraverso il quale il cane apprende le regole di comportamento necessarie un buon inserimento nella società e un adattamento alle diverse situazioni di vita, favorendo la naturale tendenza del cane a seguire le regole.

Ad esempio aspettare per avere l’attenzione, il cibo, le carezze, o tornare al richiamo del suo nome, camminare al guinzaglio, fare i bisogni fuori casa…

Diventa perciò fondamentale il rapporto cane-padrone affinché sia affidabile in ogni circostanza, perché i nostri amici a quattro zampe ci seguono dappertutto: in vacanza, al parco, in città, in caso di necessità a lavoro.

La responsabilità del suo comportamento è tua!

Cosa si impara in una scuola di educazione?

In una scuola di educazione, si impara a confrontarsi e a comunicare sotto la guida di una persona seria e competente.

Attraverso l’addestramento, il cane impara a eseguire diversi comandi

Allo stesso tempo, al proprietario viene mostrato come trasmetterli al proprio cane in maniera da risultare comprensibile. 

Un’altra funzione rilevante della scuola è offrire la possibilità di occasioni di contatto con altri conspecifici e insegnare loro i principi per una buona convivenza.

Per evitare i conflitti, il tuo cane deve padroneggiare i comandi di base come “Seduto!”, “A terra!”, “Lascia!”, “Andiamo!”e “Resta!”.

Il Centro di Educazione Canina a Firenze

Nel panorama attuale esistono diverse scuole di educazione, ognuna con le sue caratteristiche. 

Puoi affidartii ad una formazione online, attraverso corsi, video tutorial, senza un aiuto pratico passo per passo.

Ci sono metodi di lavoro che si basano sull’uso della pettorina, su premi, come bocconcini, e nei casi più estremi, agli psicofarmaci: tutte prassi, che a lungo andare, non portano a risultati concreti.

Mirko Grifingi, fondatore del Centro di Educazione Canina a Firenze, è la guida ideale per tutti quei cani che i padroni stessi definiscono aggressivi, ingestibili, problematici, paurosi. 

Il suo metodo si basa sul linguaggio naturale e ti  consente di lavorare nel pieno rispetto del cane, utilizzando il collarino a scorrimento, che lo aiuta a trovare una giusta direzione.

Le lezioni, individuali o di gruppo, sono svolte sia al campo di addestramento del Centro che nei luoghi quotidiani della coppia, per abituarlo ad ogni situazione. 

Con il giusto equilibrio tra gioco, affetto, cibo e regole, dopo una lezione soltanto, potrai assistere a dei miglioramenti importanti.

Se vuoi saperne di più ti consiglio di leggere l’articolo dedicato.

4. Il collare come strumento educativo

Si sente spesso parlare di educazione e di addestramento, ma sono la stessa cosa?

No, la differenza è fondamentale.

L’educazione (intesa come dare delle regole) dovrebbe essere impartita a tutti i cani, a partire dai primi giorni, con lo scopo di fornire i giusti strumenti per adattarsi ad ogni situazione.

Con l’addestramento si rende il cane abile a fare determinate cose, dirette ad un fine specifico (es. soccorso, ricerca, agility, guida) e rappresenta in alcuni casi la fase successiva e avanzata.

Uno strumento essenziale per entrambi gli scopi è il collare.

Come sceglierlo?

Per prima cosa i collari non sono tutti uguali, ogni cane ha bisogno del collarino adatto a lui!

Il collare infatti svolge un ruolo essenziale: esso ti permette di portarlo al guinzaglio senza perderlo, di gestirlo e di tenerlo vicino, tutti comportamenti che adotti in una giornata.

La scelta è importante, perché sbagliando, si rischia di perdere il controllo in passeggiata, di dare strattoni al cane che potrebbero recare lesioni e di farci sentire insicuri a passeggio con lui. 

In circolazione è possibile trovare collari dalle svariate forme, dimensioni e materiali: dobbiamo fare la scelta migliore per la sua e la nostra di tutela, sicurezza e salute. 

Tra i “classici” ritroviamo i collari in pelle, in nylon, in corda, con guinzaglio allungabile.

Parlando di collare da addestramento si fa riferimento soprattutto alle seguenti tipologie:

  • Collari “beeper”: dotati di meccanismi che producono ultrasuoni o vibrazioni che si attivano quando il cane abbaia, provocando sensazioni spiacevoli;
  • Collari elettrici: in contrasto con la natura del cane, producono scosse o altri impulsi elettrici che, tramite un comando a distanza, si trasmettono all’animale.

Sono addestramenti basato sul dolore che vanno ad incidere sull’integrità psicofisica del cane e producono effetti collaterali sgradevoli.

Come utilizzarlo in modo educativo?

Nel nostro metodo, il Metodo Doggo, lo strumento per eccellenza utilizzato è il collarino a scorrimento: per ogni singolo caso, viene valutato il collare più adatto alla tipologia di cane.

L’obiettivo principale di questa tipologia di collare è condurre il cane a non mettere mai in tensione il guinzaglio e, di conseguenza, di portare un collare che resterà sempre “morbido” e non in tensione sul suo collo. 

Questa tipologia di collarino è utile e funzionale per tutti quei cani che vengono portati alla nostra Scuola di Educazione Canina perché presentano atteggiamenti aggressivi e , in parecchi casi, sono ingestibili per il solo padrone.

Attraverso il collarino a scorrimento e ad altre strategie consone allo specifico cane, si va a strutturare un rapporto comunicativo con l’animale, importantissimo per la vostra convivenza in società!

Per avere più informazioni, leggi anche il nostro articolo dedicato alla scelta del collare.

Imparare ad educare il tuo amico peloso nel modo giusto è l’elemento fondamentale di una relazione che durerà con amore per tutta la vita!

Vieni a scoprire di più sulla pagina dedicata al metodo.