“Dimmi la tua razza e ti dirò se sei un cane buono o cattivo…”
Potrebbe iniziare così un articolo sulle razze e la loro aggressività?
Non ci sarebbe nulla di più sbagliato.
Esistono razze più o meno gestibili: tutto dipende sempre dall’educazione che ricevono, dal contesto in cui vengono cresciuti e vivono, dalle caratteristiche del singolo cane e dalla memoria di razza.
Il problema affonda le sue radici nel rapporto con l’uomo.
Per anni si è cercato di mettere per iscritto i nomi delle razze di cani più pericolose, pensando anche che questo potesse anche diminuire le potenziali aggressioni.
Quante volte è successo di sentire al telegiornale di un fatto grave che coinvolge cani e dover ascoltare commenti che attribuiscono la colpa dell’aggressione all’indole di una certa razza?
Dopo l’attacco sono comuni frasi: “quella razza è aggressiva”, “sono cani da proibire”, “prima o poi sarebbe successo”, “le leggi dovrebbero essere più severe per quella razza”.
Ti voglio chiarire fin da subito un concetto: nessun cane nasce aggressivo o è aggressivo per natura.
Un Pitbull, un Rottweiler, un Dobermann, non sono quindi di per sé più pericolosi di un Golden Retriever o di un Labrador.
Sebbene alcune razze abbiano un istinto protettivo più elevato e una soglia di sopportazione degli stimoli inferiore rispetto ad altri cani, difficilmente qualcuno di loro manifesta aggressività senza un motivo.
Le dimensioni, la potenza, lo spessore mandibolare sono più importanti della razza, per le conseguenze.
E fortunatamente, ad oggi, anche la legge italiana è d’accordo su questo.
Il comportamento del cane è una tua responsabilità.
Ciò non significa che devi incolpare te stesso se il tuo cane reagisce in modo aggressivo agli stimoli esterni.
Nessun proprietario ha cattive intenzioni, ma agisce piuttosto per insicurezza e per scarsa conoscenza.
Cani e aggressività: perché alcuni sono comunque considerati pericolosi?
Innanzitutto la cattiva fama è dura da riscattare; e l’uso improprio di certe razze che, come nel caso dei Pitbull da combattimento, ha danneggiato gravemente la sua immagine, generando un pensiero difficile da sradicare.
Anche l’aspetto fisico gioca a sfavore, che per la loro taglia e potenza fisica sono considerati più pericolosi di altri.
Va da sé che un morso dato da un Rottweiler fa più danni di quello di un Volpino, ma ciò non significa che quest’ultimo non possa essere aggressivo.
Alcune razze, inoltre, sono più predisposte di altre verso determinati tipi di aggressività in quanto i loro comportamenti possono essere l’estremizzazione di alcuni atteggiamenti per i quali sono stati selettivamente allevati.
Quello che deve aumentare è il senso di responsabilità nella gestione del cane.
Anche perché l’aggressività in natura è un comportamento naturale e accettato in un branco.
Il cane è un animale sociale e la sua sopravvivenza è strettamente connessa con la vita del gruppo.
Il soggetto che riesce a prevalere sugli altri dimostrandosi forte diventa il capobranco, la cui autorità viene accettata da tutti i membri.
Nel momento in cui entra a far parte della nostra società, il cane vede nella famiglia umana un surrogato del branco, in cui si trova ad occupare un ruolo subordinato: non è, infatti, in grado di procurarsi il cibo, né di decidere della propria vita riproduttiva etc.
Sei tu che provvedi a tutti i suoi bisogni.
Ma se non riesci a dimostrare autorevolezza, il tuo cane si sentirà in diritto di occupare il ruolo vacante innescando delle vere e proprie lotte quotidiane, che si manifestano con l’aggressività e rendendo difficile la convivenza.
Anche l’alimentazione influisce sull’aggressività?
Un cane affamato diventa nervoso ed irritabile, e può difendere la ciotola aggredendo persone od animali che si avvicinano.
Un’alimentazione sana, equilibrata e di buona qualità può rendere il cane più tranquillo e meno irascibile; ed è’ bene che tu riesca a dare regole e abitudini legate alla gestione del pasto.
Perché il cane diventa aggressivo?
I cani non diventano dall’oggi al domani improvvisamente aggressivi, o mordaci perché sono inclini al combattimento, o si divertono a ferire gli altri animali o le persone.
L’aggressività è sempre originata da sentimenti negativi persistenti o ripetitivi, solitamente di rabbia o di paura.
Ma anche il dolore fisico cronico causato da una malattia può essere una causa.
Un cane aggressivo è spesso un cane insicuro che si sente a disagio in un contesto, a cui non sono state impartiti comandi e regole precise per superare una situazione di stress.
E’ necessario chiedere aiuto?
È molto importante riconoscere il problema e cercare di ridurre l’aggressività del cane.
A volte il suo comportamento aggressivo, indipendentemente dalla razza, è dovuto a precedenti esperienze traumatiche dell’animale.
Altre volte le ragioni della sua insicurezza e l’incapacità di comportarsi in maniera adeguata sono da ricercare nel vostro rapporto.
Se hai cresciuto il cane in un contesto isolato, senza farlo socializzare con i suoi simili, senza una corretta educazione e un giusto equilibrio tra regole e gioco, può accadere che l’aggressività si manifesti in comportamenti inadeguati nella società.
Chiedere aiuto è un indicatore della tua serietà con cui ti assumi la responsabilità del cane.
Se la mancanza di un percorso educativo spingono in qualche modo il cane verso l’aggressività, per lo stesso principio il giusto approccio può assicurarti la rimozione del comportamento indesiderato.
Meglio comprendere i motivi della sua condotta, così sarà possibile evitare che si protraggono nel tempo.
Le cause effettive non sono sempre facili da identificare come sembra.
A seconda del motivo l’aggressività del cane si manifesta sotto forme diverse.
In particolare:
- Aggressione per autodifesa;
- Come protezione;
- Competitiva.
Ti suggerisco di non prendere mai alla leggera il comportamento aggressivo del tuo cane, perché a seconda della forza e delle dimensioni del tuo amico di zampa, la situazione può essere pericolosa per te e per chi ti circonda.
Il Metodo Doggo, il percorso adatto a tutte le razze
Il cane che manifesta insicurezza e aggressività ha bisogno di essere rieducato.
Il consiglio è quello di frequentare con il tuo compagno a quattro zampe una scuola per cani.
Doggo è un Centro di Educazione Canina specializzato nella gestione di cani aggressivi, ingestibili e fobici.
Prendi tu il controllo.
Frequentare le lezioni attraverso la supervisione di Mirko Grifingi, fondatore del Metodo Doggo, per imparare a gestire i comportamenti aggressivi, non avrà un effetto positivo solo sul comportamento del tuo cane, ma anche sulla vostra relazione reciproca.
Imparerai a conoscere il suo linguaggio e a capire come affrontare insieme le situazioni critiche, ed acquisterai maggiore fiducia che ti permetterà di gestire con sicurezza il tuo migliore amico.
Mostragli chiaramente chi dei due ha il controllo con sicurezza, coerenza e trasmettendo positività.
In questo modo il tuo cane imparerà a seguire le tue regole, il che non solo semplificherà notevolmente la tua vita quotidiana, ma renderà più soddisfatto il tuo amico di zampa.
L’amore, da solo, non basta per essere bravi padroni.
Ci vogliono regole.
I cani lanciano sempre dei messaggi: quello che ringhia se ti avvicini alla ciotola, il cane che si innervosisce con i bambini, quello che si spaventa e abbaia.
Sono solo alcune delle innumerevoli situazioni che da proprietario dovresti considerare come sintomo di un comportamento aggressivo.
Devi avere controllo sul cane, che deve esibire un comportamento adeguato al guinzaglio, senza tirare, dare strattoni, infastidire i passanti, saltare addosso, ed essere affidabile nel richiamo.
Il primo a mostrarsi educato devi essere proprio tu.
Se vuoi approfondire, vieni a conoscerci meglio.